Storia del pH-metro
Negli anni 30 l a Sunkist Growers , nota azienda di commercio di agrumi, riscontrò dei problemi nella produzione. L'azienda si serviva degli agrumi non destinati alla vendita, per produrre soluzioni come l'acido citrico, utilizzate come conservante, per far ciò bisognava essere a conoscenza del livello di acidità di questi composti. Appena si utilizzavano le cartine tornasole però, a causa dell'anidride solforosa contenuta in queste soluzioni, vi era un mutamento nei risultati. Il chimico Glen Joseph tentò di misurare elettrochimicamente la concentrazione di ioni idrogeno nel succo di limone , ma la stessa anidride solforosa danneggiò gli elettrodi ad idrogeno e l'uso di un elettrodo di vetro produsse segnali molto deboli. Qui entrò in gioco Beckman che ebbe l'idea di collegare un amplificatore di segnale all'elettrodo, il quale mostrava i dati riscontrati in un indicatore analogico. Lo strumento riscosse molto successo e nel 1934 lo stesso in